La settimana scorsa gironzolando per i vari blog sono capitata in quello di Alex che proponeva un nuovo Linky Party intitolato "Ho un dialetto per capello!"!
Che splendida idea!!!!
Fin da piccola a casa dei nonni ho sentito parlare in dialetto e quei suoni strani ma divertenti mi hanno sempre affascinato, parole anche difficili da pronunciare ma che rendevano assolutamente l'idea di quello che si voleva dire!
Il dialetto mi fa quindi ritornare indietro nel tempo....sulle ginocchia di mia nonna ad ascoltare le canzoni di quando faceva la mondina, le filastrocche e le storie che solo lei conosceva, con la stufa accesa d'inverno a bere acqua calda e miele prima di andare a dormire, aspettando che il "prete" nel letto (lo scaldino....anche questa è un'espressione dialettale!) diventasse caldo...
Così al mare io e mia sorella abbiamo iniziato a canticchiare vecchi motivetti, e pian piano ce li siamo ricordati tutti, parola dopo parola.....è proprio vero che certe cose rimangono impresse per sempre.....
Ormai sono in ritardo per partecipare al Linky Party.....ma visto che mi sono divertita talmente tanto vorrei farvi sentire ugualmente una di queste canzoncine, o almeno una parte perchè non ci ricordiamo il resto.....
"Mariana e Martino" gentilmente cantata dalla mia tata in dialetto Reggiano
Devo assolutamente ringraziare Gino, che ha perso per me una serata del suo tempo libero a sistemare il file audio per poterlo inserire nel blog......GRAZIE MILLE!!!!
"Adesa av salut me belì ginti!!!"
Cara Micol,che bel post che hai fatto!Le nonne restano sempre nel cuore e hanno influenze sulla nostra crescita!Mi piacciono tanto le vecchie foto,sembrano raccontare tante storie e fanno venire voglia di thè e biscotti vicino la stufa|Un bacione,Rosetta
RispondiEliminaciao micol!!quanti ricordi e quante emozioni mi ha fatto rivivere il tuo post..a presto!!un abbraccio
RispondiEliminaCiao Micol!! Che mel post..un abbraccione!
RispondiEliminaCarmen
Ciao Micol!!Che post tenero che hai fatto!!!Pieno di ricordi amorevoli.
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Ciao Micol! Che bei ricordi hai della nonna...bellissimo post!
RispondiEliminaFederica
Ciao Micol, anche a me questo post fa ricordare i tempi e sopratutto i proverbi di una volta, i ricordi delle nonne e i loro gesti rimangono sempre impressi in noi, complimenti per questo bellissimo post, buon pomeriggio, Immma...
RispondiEliminaEvviva il dialetto! E' una vera e propria lingua ed è un peccato che vada a morire..quindi ben vengano tutte le iniziative che lo tengono vivo :)
RispondiEliminaBaci
paola
PS: noi lo scaldino lo chiamiamo "moniga" (trad.: monaca, suora..)
W il dialetto con le sue inflessioni... e brava la cantante!!!
RispondiEliminaciao a presto Lieta
il prete nel letto!! me lo ricordo, ce l'aveva mio padre per scaldare i letti in montagna!! - e mia nonna di padova diceva sempre "magna e stropete la boca!!" che ricordi!
RispondiEliminaun bacione! silvia
Tenerissimi i tuoi ricordi!! Tutti dovrebbero ricordarsi un po' di più i propri nonni e ciò che ci insegnavano...forse allora il mondo non sarebbe in queste condizioni...ma lo sappiamo tutte che la storia purtroppo non insegna nulla (o, meglio, sono le persone che non vogliono imparare nulla!!)
RispondiEliminaCara Micol, grazie mille per questi ricordi e bacioni!
Maria Grazia
Bellissimo post Micol, anch'io da piccolina parlavo in dialetto coi miei nonni....bei ricordi, grazie cara!
RispondiEliminabacioni
fiore
Cara Micol, è davvero bellissimo sentire una nipote parlare così della sua nonna, del passato che non deve MAI essere dimenticato, perchè fa parte di noi, un tesoro da conservare nel nostro cuore, come il dialetto che è un vera e propria lingua. Brava Micol, bellissimo post!!! A presto Paola
RispondiEliminaCiao Micol,
RispondiEliminache bello questo post!
Complimenti alla cantante!!!
Anche a me piace ricordare le vecchie usanze, i modi di dire, gli oggetti che trovavo quando da piccola andavo a casa dei nonni.
Sai che abbiamo conservato il "prete"?
Un caro saluto,
Marina
Si parla tanto di vecchi pizzi e merletti,di vecchie grucce e vecchi oggetti,ma infondo anche questo è ricordare le vecchie usanze!!
RispondiEliminaCarinissimo questo post,Mico!!
Un bacione!!
Sabry!!
Ciao... molto carino il tuo post!!! volevo farti i complimenti per la bimba è bellissima a presto lu..
RispondiEliminaCara Micol, scrivo questo commento con le lacrime agli occhi... Come ti ho già scritto mia nonna era di Sant'Ilario e da giovane faceva la mondina proprio come la tua, con questo post mi hai riportato alla mente un sacco di ricordi e una gran nostalgia per lei che ormai non c'è più. Grazie!
RispondiEliminaSilvia
Ciao carissima, anch'io amo le tradizioni e la cultura popolare e apprezzo molto quelle iniziative che tendono a salvaguardare i nostri costumi nonché i vari dialetti.
RispondiEliminaTi faccio i miei complimenti per la foto con la tua splendida nipotina, è un amore!
Ciao, Titty.
Che brava Micol!!!
RispondiEliminaIo non ho mai parlato in dialetto veneto in casa, ma la nonna materna sì, e anche lei mi cantava bellissime filastrocche che credevo fossero andate perdute.....per fortuna non è così! ho trovato un bellissimo libretto con disegni fantastici a far da cornice alle vecchie filastrocche di Treviso, me ne sono comprata una copia, proprio per non dimenticare!
Bravissima tesoro, il tuo post mi ha commosso e fatto sorridere!
Un caro abbraccio
Giancarla
Ciao Micol!! Le foto e i commenti sono uno spettacolo!! E la canzone mi ha fatto tornare indietro nel tempo.. a quando ero bambina e quando avevo ancora mia nonna.. che bei ricordi!! Complimenti a Valentina per la performance e a te per l'idea! E w il dialetto!! Alla prossima pubblicazione! Un mega abbraccio dalle new-entry Anny e Gino!!! :)))
RispondiEliminaCiao Micol, ho ascoltato ora questa canzoncina in dialetto....
RispondiEliminaTroppo bello questo post!
E la tata?.....ma ha un futuro canoro!!!!!!!!
Bravissime!!!!!!!!!!!!!
Buona giornata
Monica
Quante di queste canzoncine e filastrocche mi cantavano da piccola...
RispondiEliminaIo non le ricordo quasi più... Queste sono cose preziosissime che stiamo perdendo e non riusciamo a trasmettere ai nostri figli... La cultura del passato... Hai fatto benissimo a fare questo recupero.
Livia